Le tre stimmate di Palmer Eldritch
"Le tre stimmate di Palmer Eldritch", scritto nel 1964 in uno dei periodi più fecondi dell'attività di Dick, è tra i romanzi in cui le tematiche complesse e ramificate che attraversano la sua opera, in stretta connessione con elementi autobiografici, sono forse rappresentate in modo più coerente, fino alle estreme conseguenze. Nel surriscaldato e inospitale mondo di un futuro non troppo remoto la lotta per il potere è la lotta tra chi controlla la realtà attraverso il monopolio della vendita di droghe. Quella più diffusa dà agli sventurati coloni inviati forzatamente su Marte l'illusione di essere trasferiti in un mondo di patetica normalità, che non è altro se non la rappresentazione dei sogni televisivi della 'middle-class' americana. Si affaccia però sulla scena una droga più potente, forse definitiva, prodotta dall'enigmatico e sinistro Palmer Eldritch: essa crea la realtà medesima fino a che diventa impossibile capirne gli effetti. Ma chi - 'o che cosa' - è Palmer Eldritch, misterioso pellegrino reduce da un viaggio interstellare? Sembrerebbe addirittura Dio, in un mondo in cui le droghe sono descritte con caratteristiche che fanno pensare all'ostia e al sacramento della comunione. Purtroppo è un Dio malvagio, un demiurgo negativo e distruttore che irrompe nell'universo per minarne - o turbarne appunto - il fragile equilibrio. E non ci sarà salvezza per nessuno.(Angelo Barbato)
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