L'alibi
Robert Bloch, l'autore di "Psycho", ha scritto: " Oggi forse sembra antiquata questa parola 'male', forse dovrei dire 'le primordiali mostruosità che serpeggiano nei meandri dell'inconscio. Però 'male' è più bello". Alla luce delle due storie che compongono il presente volume, ci piace immaginare che Daphne du Maurier, altra grande del gotico contemporaneo, avrebbe condiviso il pensiero di Bloch. Nel racconto "L'alibi", un borghese pensa di sfuggire alla noia commettendo un delitto gratuito, ma i suoi piani si complicano allorché lo prende la passione per la pittura; "Non dopo mezzanotte" vede un pittore recatosi a Creta in cerca di ispirazione farsi coinvolgere nelle attività criminose che hanno luogo nei pressi del suo albergo. In entrambi i casi l'arte non riscatta i propositi delittuosi; né si potrà evitare la punizione per la quasi palpabile malvagità che è l'autentica protagonista di queste vicende.
Momentaneamente non ordinabile