La gioia della filosofia

La gioia della filosofia

La filosofia è diventata troppo 'esile', attenuata, emaciata, anoressica (per usare un termine appropriatamente patologico). Il vecchio ideale della filosofia che tutto abbraccia, spessa, carnosa e onnivora, è stato sacrificato alla nuova filosofia dello snello e cattivo, che abbia la forma delle argomentazioni lineari o del cinismo postmoderno. Una volta un mio collega fece una lezione presso una delle più prestigiose università della California meridionale su questa ristrettezza in filosofia. Rifletteva sul fatto che la filosofia di recente era diventata molto simile ai proverbiali ciechi che si aggirano intorno a un elefante. Uno dei più prestigiosi fra i molti filosofi prestigiosi che seguivano la lezione ammise con orgoglio di essere esclusivamente interessato all'anatomia della proboscide e che non gli importava se l'elefante fosse morto. Ecco, in questo libro, vorrei tentare di sbirciare l'elefante vivo, o almeno afferrare qualcosa di più di una proboscide o di un paio di zanne morte.
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