Reclamo e mediazione nelle controversie tributarie
L'opera, con formulario, è aggiornata al D.M. emanato dal Ministero dell'Economia e Finanza del 26 aprile 2012 che chiarisce il principio di applicazione della normativa sulla P.E.C. (Posta Elettronica Certificata) anche nel processo tributario. Si illustrano, a tutti i professionisti che operano nell'ambito del contenzioso tributario, gli strumenti del reclamo e della mediazione tributaria per la deflazione e la rapida risoluzione delle controversie. L'istituto della mediazione tributaria viene introdotto nel palcoscenico italiano dall'art. 39 comma 9 del d.l. 98/2011, convertito in legge 15 luglio 2011 n. 111, il quale inserisce l.art. 17 bis nel decreto legislativo sul contenzioso tributario (d.lgs. 546/1992). Tale innovazione normativa risulta finalizzata all'introduzione "di un efficace rimedio amministrativo per deflazionare il contenzioso relativo ad atti di valore non elevato emessi dall'Agenzia delle entrate". Nella prassi, a seguire la notifica di un provvedimento impositivo dell'Agenzia delle Entrate di valore inferiore a ventimila euro, il contribuente può scegliere se accettare il contenuto dell'atto e provvedere al pagamento (acquiescenza) ovvero se proporre istanza di accertamento con adesione (nei soli casi di notifica di avviso di accertamento) o se proporre ricorso dinnanzi al giudice tributario dovendo in tale ultimo caso esperire obbligatoriamente il tentativo di "mediazione tributaria".
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