Le unioni di comuni
Le ultime manovre finanziarie hanno affrontato in modo risoluto la questione chiave dell'associazionismo intercomunale, dando forte impulso alla costituzione delle unioni di comuni. L'art. 16 del D.L. 138/2011, infatti, obbliga i Comuni con popolazione fino a 1000 abitanti a gestire in forma associata "mediante un'unione di comuni" tutti i propri servizi; l'art. 14, comma 31, del D.L. 78/2010, come modificato dalla manovra estiva 2011, obbliga invece gli altri comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti ad associare progressivamente le proprie "funzioni fondamentali". Da ultimo il c.d. decreto Milleproroghe ha rinviato tutte le scadenze, evidentemente considerate poco realistiche. In un momento di crescente e diffusa contrazione delle risorse, è convinzione degli autori che l'unione di comuni sia lo strumento più opportuno per erogare in modo efficace ed efficiente i servizi su scala più ampia, e che costituisca pertanto una strada obbligata per tutti gli Enti locali che intendano soddisfare le esigenze e le aspettative di cittadini e imprese. Il presente manuale si rivolge a segretari comunali, dirigenti e amministratori locali, nonché a studiosi della materia, allo scopo di condividere idee, strumenti e schemi operativi per adempiere agli obblighi di legge e per cercare di fare chiarezza sul "senso" del percorso da compiere.
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