La scoperta dell'acqua calda
Questo volume si propone di indagare alcuni mutamenti, quelli legati a un percorso che va ricondotto almeno al secolo Diciottesimo, in quella ricerca del comfort che rappresenta l'equilibrio tra uomo e natura inseguito dai philosophes illuministi, e che emerge alla scala dell'architettura dai trattati di Augustin Charles d'Aviler e Jacques François Blondel. Fanno parte di questo percorso ospedali e prigioni, la definizione dei cui spazi trae linfa tanto dagli studi di medici e igienisti quanto dall'interpretazione in chiave dirigista e di controllo che la borghesia dà delle istituzioni; ma anche teatri e parlamenti, ove la classe dirigente si riconosce e si rappresenta; fabbriche e manifatture, alimento economico e volano industriale del meccanismo. Non di una vicenda unitaria si tratta, evidentemente, ma piuttosto di storie multiple, parallele e non di rado divergenti, delineate nel tentativo di definire tracce comuni nella pur discontinua parabola, e riconducendone il senso a vicende minute, che riconoscono di necessità il contributo di quella "storia anonima" intuita da Siegfrid Giedion e del suo impatto determinante sull'architettura.
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