Urbanistica
Valeria Erba scrive sulla rivista Territorio:(... Il ponderoso libro di Marescotti (694 ] pagine, una bibliografia di oltre 300 autori, 525 note e 150 illustrazioni) recupera e sviluppa una prima edizione di "Urbanistica" in cui l'autore si proponeva di spiegare la natura della disciplina ricercando ne la ragione scientifica e quindi impostando un programma di ricerca denominato tecniche della pubblica amministrazione per governare le azioni di lunga durata, Il traguardo dell'autore era comprendere e spiegare l'urbanistica come scienza autonoma, capace di rispondere alle domande poste sia dal governo e dalla gestione del territorio (le pubbliche amministrazioni), sia dalla valutazione di compatibilità ambientale delle trasformazioni o di efficacia delle azioni intraprese. Questo ambizioso obiettivo viene sviluppato nel libro attraverso quattro macrocapitoli, i primi tre di carattere storico critico, il quarto operativompropositivo; esiste poi una parte dedicata a Testimonianze e Documenti di oltre cento pagine con citazioni che vanno da Platone ed Engels, attraverso Sereni e McLoughlin, fino ai più recenti Campos Venuti, Cassese, Giannini, citazioni finalizzate a confermare la tesi multidisciplinare dell'autore e soprattutto il rapporto stretto tra organizzazione sociale e organizzazione territoriale e il possibile ruolo delle pubbliche amministrazioni nella gestione urbanistica. (...). Marescotti non si limita comunque ad una semplice storia dell'urbanistica, ma accompagna la descrizione degli eventi con valutazioni critiche, sia di operatori culturali noti, sia prese dall'attualità e dal dibattito odierno. Attraverso la documentazione delle grandi trasformazioni si deve ricostruire nell'insieme la formazione e la condivisione di visioni strategiche, i processi di pianificazione, di programmazione, di attuazione e di progettazione, i caratteri delle condizioni generali, dell'organizzazione amministrativa, della partecipazione. Questo concetto di stretta relazione tra identità disciplinare e storia dell'urbanistica consente a Marescotti di sviluppare un testo sempre di attualità e di stimolo alla riflessione anche per chi già opera da anni nel settore. Le questioni che vengono messe in rilievo a partire da una definizione dei fondamenti di urbanistica riguardano il rapporto tra economia e territorio, il problema del governo territoriale, la questione urbano ambientale e della casa, la coscienza storica per la conservazione del patrimonio architettonico e territoriale. Il quarto capitolo del libro Per una teoria dell'urbanistica in ambito ecologico è costruito come sviluppo dei capitoli precedenti, attraverso l'individuazione dei principi guida dello sviluppo territoriale e del suo governo, valutando i limiti di tale modello, ma anche le prospettive di uno sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale, sulla partecipazione democratica, sull'efficienza della pianificazione. (...) Le prospettive avanzate da Marescotti si fondano su una visione scientifica dell'urbanistica basata sui cinque postulati: primato della politica, autonomia della scienza, unità del territorio e dell'ambiente, unità dell'uso del suolo e delle opere pubbliche, consapevolezza dei limiti delle risorse; a sostegno dei postulati, l'autore sviluppa riflessioni propositive e sollecita buone politiche e buone azioni basate su interessi generali, responsabilità e trasparenza nella formulazione degli obiettivi. (...)
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