Sistema integrato di sicurezza e di miglioramento della qualità della vita lavorativa in Emilia-Romagna

La pubblicazione, curata dalla Fondazione Istituto per il Lavoro, è realizzata secondo il consueto approccio multidisciplinare che da anni la contraddistingue e si compone di contributi di sociologi, medici del lavoro, psicologi del lavoro, rappresentanti delle parti sociali e attori pubblici. Essa si compone di tre parti. Nella prima l'attenzione si concentra su un'analisi del sistema sicurezza sul lavoro fornendo un quadro dei dati a disposizione e definendone le caratteristiche regionali dal punto di vista epidemiologico, organizzativo e del mercato del lavoro.Nel corso della seconda parte il focus si sposta verso un approccio più pragmatico-operativo e pone l'accento su alcune buone pratiche orientate al miglioramento delle condizioni di lavoro e della qualità della vita lavorativa. Le buone pratiche sono state individuate nel territorio regionale sulla base del loro impatto su una specifica dimensione occupazionale del mercato del lavoro: sono infatti prese in considerazione buone pratiche riguardanti l'occupazione femminile, l'occupazione giovanile, gli over 55 e l'occupazione immigrata. Un'ulteriore buona pratica presa in considerazione è l'esperienza del Servizio Informativo per Rappresentanti della Sicurezza della Regione Emilia-Romagna, che rappresenta il frutto di un insieme di iniziative sulla sicurezza in ambito regionale.La terza parte si propone di fornire alcuni approfondimenti tematici.In primo luogo viene analizzata, con un approccio orientativo e formativo, la conoscenza dei rischi nel comparto metalmeccanico, ponendo enfasi su tutte le determinanti socio-economiche che lo contraddistinguono. Il secondo contributo esamina la relazione tra precarietà dei rapporti di lavoro e stato di salute in un'ottica di politica preventiva. Infine un ultimo contributo fornisce alcuni spunti su come le relazioni industriali possono essere considerate una leva di miglioramento delle condizioni di lavoro.