Statistica per psicologi. Come scegliere il test adeguato
Per molti studenti di psicologia che desiderano studiare l'uomo, i suoi processi mentali, le dinamiche interpersonali, l'esame di statistica sembra essere un corpo estraneo, una contraddizione, a volte un incubo. In effetti, a qualche anno dalla laurea l'importanza di questo esame appare chiara. Solamente disponendo di adeguati strumenti statistici si può fare ricerca, si può capire se le nostre intuizioni e le nostre attività cliniche hanno un senso, producono reali risultati. Si tratta quindi di un passo necessario per formare uno psicologo, ma come possiamo rendere questo apprendimento meno doloroso? Come possiamo ridurre questo incubo? Per imparare la statistica non è necessario diventare matematici. Più che angosciarsi sugli aspetti di calcolo, è importante capire come selezionare i test statistici per valutare la significatività e dare un senso ai dati ottenuti dagli esperimenti. Ancor più importante è capire che, prima ancora di progettare una ricerca, bisogna tenere conto della metodologia statistica che utilizzeremo. Più psicologia, più metodologia e meno matematica. Seguendo questa filosofia, due psicologi hanno sovvertito l'approccio ad una materia complessa e affascinante.
Momentaneamente non ordinabile