La bambina che amava la morte
Natascia Blake è una detective molto particolare. Le sue indagini non hanno per oggetto omicidi, rapine, o truffe. Natascia è una genealogista: scavando nel passato, porta alla luce antichi segreti familiari, scandali soffocati, tragedie dimenticate. Quando Bethany Marshall, vent'anni sbocciati in una bellezza fragile e inquieta, le affida un incarico apparentemente banale, Natascia non immagina di restare invischiata in una vicenda dai risvolti drammatici e morbosi. Di lì a poco, infatti, Bethany scompare. Unico indizio, un diario dalle pagine ingiallite, scritto in epoca vittoriana da una giovane che si firma con le sole iniziali, J. M. Incalzata dall'ambiguo fidanzato di Bethany, Natascia fa di tutto per rintracciarla.
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