Domenica nera
Sul prato dello stadio di Genova i giocatori si guardano perplessi, sulle gradinate la folla rumoreggia. Il secondo tempo della partita che può decidere il campionato dovrebbe essere già iniziato, ma l'arbitro Ferretti non arriva. L'hanno trovato impiccato nel suo spogliatoio. È una bomba, per il mondo del calcio italiano. Impazzano i dubbi, le voci, le malignità. Il campionato viene interrotto. Tutti sussurrano la parola che non si può dire ad alta voce: corruzione. Ma il calcio è troppo importante. E così Marco Luciani, il commissario incaricato delle indagini, comincia a ricevere pressioni da ogni parte perché accetti la verità ufficiale: l'arbitro si è suicidato perché era depresso, e perché la moglie lo stava lasciando. Luciani viene blandito, minacciato, aggredito. Poi cercano di corromperlo. Intorno a lui si muovono il vicecommissario Giampieri, giovane e ambizioso, e la bellissima Sofia Lanni, ispettrice delle assicurazioni. Ma Luciani è un duro, abituato a contare solo su se stesso: è alto quasi due metri, è magrissimo, corre due ore al giorno, vive in un orrendo monolocale, non mangia quasi mai e beve solo Lemonsoda. E non molla, anche perché il suo passato non gli permette di accettare verità di comodo.
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