La vendetta di Machiavelli
Sembra non aver mai fine, l'inverno del 1498 a Firenze. È aprile, ma il cielo è cupo e lugubre, quasi quanto l'umore dei fiorentini. Archiviati i fasti della corte medicea, la città si sta avviando rapidamente verso il baratro politico. A un suo cenno, i seguaci di Savonarola sono pronti a dare alle fiamme qualunque cosa racchiuda in sé il germe del vizio. Nulla di tutto questo sfugge al gonfaloniere Soderini quando si trova di fronte il cadavere orribilmente sfigurato di un uomo. Per questo decide che è meglio, molto meglio, mettere tutto a tacere. Ma l'assassino non vuole essere ignorato. Accade per caso che il giovane Machiavelli sia testimone di uno dei delitti. E decida di trovare il colpevole: un uomo con la tonaca da domenicano.