La ragazza di polvere
Nel 1988, a Los Angeles, una ragazza di sedici anni, Rebecca Verloren, scomparsa da casa, venne ritrovata in un bosco, uccisa a colpi di pistola. L'assassino non fu mai trovato. Harry Bosch, appena rientrato nella polizia di Los Angeles, viene assegnato all'Unità che si occupa dei casi irrisolti e il primo caso che gli viene affidato è proprio quello di Rebecca. Le nuove tecnologie permettono di raggiungere risultati un tempo impensabili, e l'esame del DNA ottenuto da un brandello di pelle rimasto incastrato nella pistola rinvenuta accanto al cadavere apre una pista che porta Bosch direttamente al presunto colpevole, un uomo con piccoli precedenti penali, all'epoca coinvolto con una banda di skinheads. Ma l'uomo viene misteriosamente ucciso e i giochi si riaprono. Con il procedere dell'indagine, Bosch si rende conto che la morte di Rebecca è ancora una ferita aperta, e che le resistenze più forti alla soluzione del caso provengono dall'interno della polizia. E a questo punto non può fare a meno di chiedersi se questo suo primo incarico non gli sia stato assegnato apposta, perché diventi anche l'ultimo.
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