Delitti e congiure nell'antica Roma
Il 15 marzo del 44 a.C., al culmine del potere e della gloria, Giulio Cesare cadde sotto il pugnale di antichi nemici che aveva graziato e gratificato, illudendosi di averli guadagnati alla sua causa. Non fu che il nome più celebre in una lunghissima lista. Tiberio morì probabilmente soffocato o avvelenato, mentre era a letto. Caligola fu ucciso da un gruppo di congiurati, che comprendeva la sua stessa guardia del corpo. Claudio fu stroncato da un piatto di funghi avvelenati. Domiziano fu vittima di una congiura ordita da sicari legati al mondo ebraico e nata in ambienti filosenatori. E per morte violenta caddero Nerone, Galba, Otone, Vitellio, Commodo, forse Caracalla. Un unico filo conduttore collega i misteri, le congiure e gli assassini che costellano la storia della Roma imperiale e di quella repubblicana. Un filo rosso. Come il sangue. Con la collaborazione di Maria Pellegrini.
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