Dopo quel giorno
Tutti gli uccelli del creato esplodono nel cielo, in una nuvola bianca che scende volteggiando. Giunto al suolo, quel turbinio di piume si rivela fatto di carta: frammenti anneriti, fumanti, incandescenti. Ha in mente questa immagine Brian Remy quando riprende i sensi, steso sul pavimento di casa sua. Non ricorda lo sparo, sentito dalla vicina, né gli sembra di aver tentato il suicidio, nonostante la ferita alla testa, la pistola per terra accanto a lui e l'ambiguo messaggio "Eccetera" scritto con la sua calligrafia. Del resto, dal giorno della grande esplosione, la sua vita sembra diventata una sequenza sconnessa di attimi, separati da vuoti di memoria. Da quel giorno, anche il mondo intorno a lui non è più normale: la sua città è perennemente avvolta da una cappa di cenere e fumo; tutti sembrano in preda all'isteria, alimentata dalla lotta contro il terrorismo; suo figlio racconta a scuola di aver perso il padre, per poter immedesimarsi meglio nel lutto collettivo. Eroe controvoglia, Brian è accolto ovunque dai saluti e dagli applausi della folla, in quanto poliziotto. Lui e il suo collega Paul accompagnano gente famosa in visita al luogo dell'esplosione, chiamato "Zero", dove sono ammassati cumuli di acciaio, calcestruzzo polverizzato, pezzi di carta, brandelli di resti umani non più identificabili. Tra sprazzi di lucidità e attimi in cui gli sembra di vivere la vita di un'altra persona, Brian si ritroverà coinvolto in un'ambigua operazione anti terrorismo.