La taverna del Doge Loredan
A Venezia, in un'antica palazzina sul rio di San Felice, Schultz, editore e tipografo di discreta fama locale, è intento alla ricerca di un manoscritto scomparso, finito chissà come in cima a un armadio. Ma tra polvere, vecchie lettere mai spedite e altre cartacce, ecco emergere un libro misterioso, privo di titolo e nome dell'autore. Gli basta dare un'occhiata alle pagine scure e ammuffite per essere trascinato come magicamente in un mondo antico, fatto di intrighi, duelli, amori e tradimenti. La storia che si snoda davanti ai suoi occhi è ambientata a Londra quasi due secoli addietro e ha per protagonista Jacob Flint, un giovane gentiluomo inglese con la passione per le mogli altrui. Tuttavia Schultz, ex capitano della marina mercantile, vi avverte inquietanti analogie con la propria vita, come se il testo scritto tanto tempo prima parlasse di lui. Da lettore del libro, ne diventa anche personaggio assieme a Flint, alla bellissima e sfrenata Nina, proprietaria della Taverna del Doge Loredan, e al di lei amante Terry Fielding, capo della malavita inglese. È l'inizio di un'affascinante avventura picaresca e libertina che, tra fughe, perdite e ritrovamenti, ci porterà in un viaggio stregato attraverso l'Europa, fino allo sconcertante epilogo finale.
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