Storia e leggende di briganti e brigantesse. Sanguinari nemici dell'unità d'Italia
Il secolo caldo del brigantaggio, l'Ottocento, ha molti punti di parentela con l'avventura western americana. L'intera Penisola infestata da fuorilegge audacissimi e da bande che arrivavano a contare tremila uomini a cavallo, autentiche armate di ombre che galoppavano fra i boschi dell'Appennino; assalti alle diligenze, scontri con la forza pubblica che dopo il 1860 fecero pensare a una vera e propria guerra di secessione, e poi sequestri di persona a ripetizione, paesi rasi al suolo o dati alle fiamme per annientare i 'covi' dei malviventi, esecuzioni a vista, repressioni durissime da parte dei poteri pubblici, ostaggi in balia di carcerieri-aguzzini, combattimenti all'ultimo sangue perfino sulle cime dei campanili.Il libro racconta queste pagine incandescenti, mettendo a fuoco uno dopo l'altro i protagonisti del grande romanzo di odio e terrore: Giuseppe Antonio Maybo detto 'imperatore delle Alpi' in Piemonte, il beffardo Passatore in Romagna, Domenico Tiburzi in Maremma, Gasparone e Mammone nello Stato Pontificio, Fra Diavolo al confine fra Lazio e Campania, la 'fulminante compagnia' dei fratelli Vardarelli nella Daunia, l'abate maledetto Annichiarico in Puglia e Molise, Carmine Donatelli Crocco con la sua federazione di 43 bande in Lucania, il 'brigante che sapeva troppo' Giuseppe Tallarico sulla Sila, il 'solista del crimine' Musolino sull'Aspromonte, e poi i vari re del sottobosco in Sicilia e Sardegna.Accanto a essi le donne che li fiancheggiavano da ausiliarie spericolate o che si comportarono da ardenti innamorate dei banditi, come la tenera ragazza abruzzese che ricamava fazzolettini e compiva pellegrinaggi per amore del capobanda 'Cannone'.Il libro non si limita a passare in rassegna il periodo ottocentesco. Un ampio capitolo è dedicato a una scorribanda alle radici del brigantaggio storico, fino ai tempi dei 'latrones' e della legge 'De Sicariis' nell'antica Roma, andando poi a vedere che cosa succedeva anche fuori d'Italia. Ma è logico che [...]
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