Dieci domande scomode a Gesù. Un esercizio di speranza
Ci sono pagine scandalose nel Vangelo, pagine che nel tempo hanno impegnato schiere di esegeti e teologi, pagine che ancor oggi suscitano domande scomode. Domande scomode per chi? C'è qualcosa che può considerarsi scomodo per Gesù di Nazaret? Qualcosa di più scomodo di quanto lo sia stata, nella storia, la sua figura? No. Le domande scomode che suscita il Vangelo sono domande che noi sentiamo scomode, perché negano la comodità a cui aneliamo; perché sconvolgono le nostre attese di una religione e di una fede "a misura d'uomo". Il Vangelo, invece, esige una fede a misura di Dio e le sue pagine sono una continua provocazione per l'umanità. Le dieci domande non sono dunque domande nuove, ma antiche come la fede. E proprio per questo le risposte non sono quelle di un catechismo o di un trattato di teologia, ma suggestioni, schegge di pensiero, frammenti narrativi... Parole di speranza che aiutano a comprendere che la Verità del Cristo non è una verità storica, morta e sepolta per sempre, ma una Verità Vivente e, dunque, mai totalmente afferrabile o richiudibile in una risposta univoca e definitiva.
Momentaneamente non ordinabile