L'appartenenza alla chiesa cattolica e la sottomissione alle leggi ecclesiastiche. Un esame della normativa e prassi attuale alla luce della dottrina sulla libertà religiosa
In questo studio l’Autore confronta il diritto alla libertà religiosa, inteso come deduzione del diritto divino naturale, e le leggi positive ecclesiastiche. Il suo interesse concerne soprattutto le leggi sull’appartenenza alla Chiesa cattolica che si realizza tramite la sottomissione alle leggi ecclesiastiche (can. 11 del CIC). Il diritto alla libertà religiosa proviene dal diritto divino naturale ed è fondato sulla dignità della persona umana; i soggetti dell’ordinamento della Chiesa cattolica sono invece le persone sottomesse alle leggi ecclesiastiche – in modo generalizzato i cattolici. La libertà della persona nella Chiesa non è garantita meramente dalle leggi umane positive, ma anche dalle norme di diritto divino. L’Autore, nell’ottica della libertà religiosa, studia due momenti della sottomissione all’ordinamento canonico, il suo inizio e la sua possibile fine, analizzando tra l’altro il diritto dei genitori di decidere l’appartenenza religiosa dei figli e la questione dell’appartenenza dopo l’abbandono della Chiesa.