La strada delle annurche. Poesie (1973-2020)
"Nel complesso, la poesia di Marco Rossi-Doria è l’attestato sofferto del fallimento della ragione illuministica che non ha dato risposte rassicuranti; essa si pone nello spirito della Ginestra leopardiana, senza un ripiegamento nello spazio protetto della religione. Tuttavia, ha promosso una felice apertura verso un’antropologia del dialogo, per cui le parole dei testi sacri e dei profeti rappresentano balsamo. La militanza politica per fare la rivoluzione rimane un’illusione della gioventù. Ora è meglio guardare in faccia alla realtà delle cose nel tentativo di scoprirne i presagi; in tal senso la poesia si schiera a guardia nei termini di una perenne vigilanza che diventa il suo stesso statuto. Questo ruolo non consente tuttavia deroghe dalla centralità dello specifico letterario; di ciò l’autore è perfettamente consapevole e conduce il suo lavoro con scrupolosa osservanza." (Franco Vitelli)