Novecento da Pirandello a Guccione

Novecento da Pirandello a Guccione

«Un secolo di arte siciliana vuol dire, in larga misura, un secolo di arte italiana. Non è lo stesso per quasi nessun'altra regione, non per l'Emilia-Romagna, nonostante Morandi e De Pisis, non per la Toscana, nonostante Soffici e Rosai; non per Roma, nonostante le due scuole romane. La Sicilia del Novecento, sia in letteratura sia nelle arti figurative, ha dato una quantità di artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare l'identità prevalente della cultura italiana. Da Giovanni Gentile a Leonardo Sciascia, da Vitaliano Brancati a Tomasi di Lampedusa, da Federico De Roberto a Lucio Piccolo, da Gesualdo Bufalino a Manlio Sgalambro, con una intensità e una densità di proposte che non hanno paragone. Alla verifica delle arti figurative si ha un analogo risultato, con momenti altissimi di pittura civile e introspettiva, in un lungo percorso che si tenta qui di delineare partendo dai maestri più antichi che si muovono ancora nella sensibilità liberty, come Aleardo Terzi e Totò Gregorietti, presenti con opere di insuperabile eleganza, che non si può esitare a definire europee...» (Dalla Presentazione di Vittorio Sgarbi)
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