Quale consolazione dopo la Shoah? Ediz. ampliata

Quale consolazione dopo la Shoah? Ediz. ampliata

Attraverso un confronto tra il Requiem di Brahms e Un sopravvissuto da Varsavia di Schönberg, Schalom Ben-Chorin introduce il lettore ad una intensa riflessione su consolazione e Dio dopo Auschwitz. Come se nel passaggio dalla musica consolatoria di Brahms alla dolente atonalità di Schönberg si potesse sorprendere la cifra di una frattura teologica. Per Ben-Chorin la risposta alla ricerca di consolazione sta nella frase di Giobbe: «Mi metto la mano sulla bocca». Alla fine c'è il Dio muto che non cessa, per questo, di essere Dio, ma non può venir utilizzato per le esigenze umane di sicurezza. Dopo la Shoà, «la consolazione non può mai più risolversi nel dolce alone di parole confortanti, bensì deve sussistere nel mantenimento delle contraddizioni». Nelle pagine di Ben-Chorin dedicate alla Shoà il silenzio divino si fa palpabile, paradossalmente udibile, proprio in quanto eco del grido umano, in quanto, cioè, luogo della nostra infinita interrogazione, della nostra richiesta inevasa di senso, della nostra domanda di un'impossibile consolazione. (Massimo Giuliani)
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

L'arte di capire il tuo bebé
L'arte di capire il tuo bebé

Megan Faure, Ann Richardson
Il Gremio dei contadini di San Givoanni Battista di Oristano. La Sartiglia
Il Gremio dei contadini di San Givoanni ...

Obino Francesco, Casu Maurizio
Torno subito
Torno subito

Luigi Annunziato
La stanza del professore
La stanza del professore

Patrizia Gaudiello
Nero Cuordileone. La storia di un gatto prepotente e latin lover
Nero Cuordileone. La storia di un gatto ...

Elke Heidenreich, L. Draghi, Quint Buchholz
Il riposo di Gesù. Esercizi spirituali 1933
Il riposo di Gesù. Esercizi spirituali ...

Cabrera De Armida, Concepción