Il carteggio Zolli-Pettazzoni (1925-1952). Vicende, collaborazioni, cautele
La corrispondenza intercorsa nell'arco di ventisette anni (1925-1952) tra Eugenio Zolli (1881-1956) e Raffaele Pettazzoni (1883-1959) rende testimonianza di una lunga e feconda collaborazione scientifica fra i due studiosi e, anche attraverso la narrazione di vicende e traversie accademiche, aiuta a ricostruire il contesto in cui si afferma la storia delle religioni, si compie la parabola del modernismo, si diffonde la psicoanalisi. Dettagli talvolta marginali, in apparenza insignificanti, rendono l'epistolario documento di un momento breve ma rilevante della storia italiana nella prima metà del Novecento. Il lavoro di Alberto Latorre contribuisce a restituire alla storiografia contemporanea Eugenio Zolli, uno dei suoi dimenticati protagonisti, e getta un ulteriore sprazzo di luce sull'attività civile e scientifica di uno dei padri fondatori della storia delle religioni italiana, Raffaele Pettazzoni, a cavallo del periodo storico più doloroso della storia nazionale.
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