Fede e psicologia. Per un dialogo reciprocamente fecondo
Se, come afferma il teologo russo Pavel Evdokimov, "non è la conoscenza che illumina il mistero, il mistero che illumina la conoscenza", c'è un rapporto profondo fra l'indagine sul mistero dell'inconscio umano - cara alla psicologia - e quella sulle profondità abissali del mistero divino, così come esso si è rivelato agli uomini in Gesù Cristo - cara alla fede e alla teologia cristiana. Il primato dell'ignoto sul già visto e sul già posseduto pone sia la psicologia sia la fede in una singolare condizione di povertà, la quale si traduce nell'esercizio dell'interrogazione, dell'ascolto e dell'umiltà, aprendo a fecondità irraggiungibili per un pensiero che voglia presuntuosamente comprendere e spiegare tutto. Fede pensante e analisi psicologica, cammini spirituali aperti alle profondità divine e percorsi psicoterapeutici verso le profondità dell'umano, scoprono così la ricchezza di una vicinanza in passato per lo più ignorata e spesso trascurata. Un libro che, nella sua essenzialità, schiude nuovi orizzonti di ricerca.
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