Antonello da Messina. Catalogo della mostra (Rovereto, 5 ottobre 2013-12 gennaio 2014)
Un'esposizione che ospita un numero considerevole di opere di uno degli artisti più amati. Un catalogo sull'artista e un atlante visuale della pittura a cavallo della metà del Quattrocento. La mostra, che conta prestiti strepitosi - il "Cristo alla colonna" del Louvre, il "Ritratto d'uomo" di Filadelfia, il "Salvator Mundi" della National Gallery di Londra, la "Madonna Benson" di Washington - non si accontenta di far sfilare i capolavori, ma ha l'ambizione di ritessere la vasta scena storica e geografica da cui emerge la grande individualità di Antonello. Si propone cioè di stabilire nessi figurativi tramite confronti a vasto raggio, che portano in scena altri eccezionali protagonisti (Piero della Francesca, van Eyck, Petrus Christus). Il libro evidenzia un elemento-cardine: la lezione prospettico-luminosa di Piero, che agisce lungo l'intero arco professionale di Antonello, secondo modalità ogni volta diverse, funzionali alle urgenze espressive del momento. Dunque, un'esperienza pittorica che si irradia nell'intero bacino mediterraneo, ma su base eminentemente pierfranceschiana, come suggerì Roberto Longhi e come ha dimostrato, lungo decenni di studi, Ferdinando Bologna, chiamato a curare l'esposizione, insieme a Federico De Melis. Una mostra di arte antica in un museo di arte contemporanea.