Il Nudo
Dalla perfezione dei Kouroi greci, personificazione scolpita dell'ideale di bellezza (e bontà) del mondo classico, fino alle pose erotiche nelle fotografie di Von Gloedel e poi di Robert Mapplethorpe il nudo nella storia dell'arte ha sempre assunto le forme dell'epoca in cui viene rappresentato. Dal canone greco, appunto, in cui la nudità era sinonimo di bellezza e purezza, ai periodi di censura, ricordando la Controriforma che coprì le pudenda dipinte da Michelangelo nella Cappella Sistina, passando per gli scandali dell'Ottocento francese, con i nudi sfacciati di Manet o Courbet, la rappresentazione del nudo si è evoluta nel valore, nell'iconografia (a volte sacra a volte profana), nei significati profondi. Così il libro, nella consueta veste dei Dizionari, è un viaggio all'interno dell' universo simbolico e culturale in cui il corpo umano è stato rappresentato. Il percorso attraverso i secoli, strutturato in capitoli e sezioni cronologiche o tematiche (l'anatomia, le pose, i soggetti come i significati), viene raccontato da sculture e dipinti, molti dei quali risalenti all'antichità classica.
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