I giardini di Russell Page

I giardini di Russell Page

Russell Page (1906-1985), tra i massimi progettisti di giardini del XX secolo, deve il suo poliedrico percorso professionale a una formazione inconsueta per un paesaggista: intraprese studi artistici che, accompagnati a una forte sensibilità architettonica e ad approfondite conoscenze botaniche hanno sviluppato in lui quello straordinario intuito nell'approccio al territorio e nell'organizzazione dello spazio. Spesso, quando studiava un luogo per la prima volta, in lui l'artista predominava sul "giardiniere" - come amava egli stesso definirsi - per carpirne il vero carattere, il genius loci. Dopo gli esordi in Inghilterra, Russell Page lavorò in tutto il mondo, affrontando realtà e climi molto diversi tra loro: oltre a Parigi e alla Normandia, si trovò a progettare giardini dal Belgio alla Svizzera, dalla Francia meridionale all'Italia e alla Spagna. La fama rapidamente conquistata lo portò anche verso altre latitudini, in Medio Oriente, in India e nelle Americhe. Il contributo di Page era richiesto da una clientela ricca e raffinata, talvolta capricciosa, con la quale sapeva tuttavia entrare in sintonia per coglierne le esigenze e rispettarne le passioni. Viste ampie, distese d'acqua, siepi e spazi delimitati, sentieri e gradini, ma anche grandi prati, giardini di rose o di fiori diversamente abbinati a creare una variopinta rassegna di colori: è difficile definire uno stile nel suo lavoro. Con un testo di Paolo Pejrone.
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