La Grande Quadriennale. 1935, la nuova arte italiana
Pochi periodi dell'arte moderna, in Italia, sono vivacemente articolati come i primi anni Trenta. Di questo vitale momento la II Quadriennale (1.800 opere, 700 artisti, 350.000 visitatori) è insieme una sintesi e uno specchio, con la consacrazione di Scipione, i premi a Severini e Marini, l'affermazione di Campigli e Rosai, le personali di Martini, Messina, De Pisis, Mafai, Pirandello, la grande sala dei futuristi, l'aeropittura, l'esordio degli astratti. Il volume, curato da Elena Pontiggia e da Carlo Fabrizio Carli, ripercorre dettagliatamente le vicende della mostra, anche attraverso lo sguardo degli osservatori dell'epoca, avvalendosi del fondamentale contributo della rassegna stampa originale conservata nell'Archivio storico della Quadriennale.
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