Omaggio all'Egitto
Fotografie straordinarie, uniche soprattutto perché rappresentano una realtà che non si può vedere a occhio nudo. Le 'foto impossibili' di Sandro Vannini sono ottenute grazie a una particolare metodologia di ripresa e tecnica di elaborazione digitale messa a punto e seguita in tutte le fasi dall'autore. Per esempio, la fotografia del sarcofago di Thtankhamon è stata realizzata partendo da una ricostruzione in formato naturale per definire i migliori punti di ripresa. Poi è stata costruita una struttura posta a ponte sopra il sarcofago, con un carrello scorrevole su cui era fissata la fotocamera; i vari scatti sono stati uniti in un'unica pellicola in fase di post produzione. Il caso della tomba di Bannantiu, a Bahariya, è diverso: quattro imponenti colonne interrompono la visione delle pareti affrescate. La soluzione è stato fatto e sono stati individuati i punti da cui scattare. Quindi le immagini, circa un centinaio, sono state rielaborate al computer con un software in grado di correggere le deformazioni prospettiche. Anche in questo caso i punti di ripresa sono stati accuratamente preparati sulla base di un rilievo in proiezione asso nometrica. Testi di Silvia Einaudi.
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