I tesori degli Aztechi. Catalogo della mostra (Roma, 20 marzo-18 luglio 2004)
Una mostra straordinaria, ricca di oltre 350 capolavori provenienti dal Messico, illustra in maniera completa ogni aspetto della più famosa cultura precolombiana. Il Museo antropologico di Città del Messico, i Musei del sito del Templo Mayor e di altre importanti centri archeologici messicani prestano, per la prima volta in Italia, tutte le opere più spettacolari e significative dell'intera Collezione di Arte Azteca, che costituisce la parte fondamentale del patrimonio artistico del Messico. Una cultura, quella azteca, comunque complessa e per molti aspetti lontana dalla comprensione dei Conquistadores anche perché caratterizzata da un lato dall'esaltazione della vita, della bellezza, della natura, del colore e delle grandi architetture, ma dall'altro segnata da una cupa religiosità, timorosa degli eventi naturali, dominata dall'oroscopo e dai presagi e legata ai terrificanti sacrifici umani. L'incontro tra i due mondi, presto tragicamente trasformato in conflitto, portò all'inesorabile declino del popolo azteco, decimato soprattutto dalle malattie sconosciute nelle Americhe e portate dagli Europei. Gli Spagnoli della conquista fagocitarono il mondo azteco e travolsero, depredando, i segni della sua cultura. I templi, le statue degli dei, i codici miniati con il patrimonio linguistico e letterario di un intero popolo furono distrutti, bruciati nei roghi voluti anche dai missionari per cancellare il paganesimo barbaro e sanguinario. I preziosi gioielli, delicati simboli del potere e della bellezza furono portati in Spagna e fusi per ricavare moneta in grado di pagare gli eserciti in guerre europee. Poche opere si salvarono da tanta distruzione, alcune solo di recente recuperate dagli scavi archeologici che stanno restituendo tanta storia degli Aztechi sepolta sotto le abitazioni di Città del Messico, la capitale che gli Spagnoli vollero sorgesse sulle rovine di Tenochtitlan, la splendida città di Montezuma.