Ex libris. Storia, stili, significati, tecniche, collezionismo
"Questo libro è mio", ammonivano le scritte poste sul frontespizio degli antichi manoscritti; un attestato di proprietà che rimane inalterato nel moderno cartellino applicato al risguardo del volume. Concepito per certificare l'identità del possessore, l'ex libris è indissolubilmente legato all'invenzione della stampa a caratteri mobili, che si diffonde in Europa verso la fine del XV secolo, facendo del libro un oggetto riproducibile e accessibile a un pubblico più vasto. Nel corso del tempo il cartellino da libro sviluppa tipologie proprie, in relazione alle diverse tecniche e all'evoluzione degli stili decorativi: esprime non solo la personalità e le scelte culturali del committente, ma anche il segno distintivo del suo artefice. L'ex libris si delinea infatti come un genere autonomo, in cui si sono cimentati grandi artisti - da Durer e Cranach a Klimt, Kolo Moser, Boccioni - e che annovera illustri titolari come Goethe, Wagner, Dickens, D'Annunzio, Rilke, per citarne solo alcuni. La trattazione si snoda in un percorso storico e tipologico ed è corredata di oltre 550 illustrazioni, che forniscono una ricca gamma di modelli da cui trarre spunto per personalizzare la propria biblioteca.