L'abitudine degli occhi
La ricerca di un'armonia, prodotta anche da un'esigenza speculativa - tra la ragione e i sentimenti, tra Dio e l'uomo, tra l'uomo e la natura, tra la natura e i suoi elementi - e la ricerca di una riconciliazione di questi perenni contrasti determina il principale percorso poetico e riflessivo di Monica Martinelli, e il suo tentativo di affidarsi al cuore con la testa, laddove il cuore, oltre ad essere il centro del corpo, ne costituisce la forza motrice, mentre la testa, e in particolare gli occhi, ne rappresentano l'abitudine, perché non ci accorgiamo effettivamente di usarli. "L'abitudine degli occhi" scandaglia, in sette sezioni relative ad alcuni rami delle scienze (fisica, chimica, geologia, ecc.), gli stati d'animo e del corpo di quell'umanità che con sincerità e passione si offre e si "svuota" senza infingimenti e senza paura di rischiare. Perché la poesia è anche, forse soprattutto, un mettersi in gioco e una sfida, e rivela il tentativo di comunicare proprio laddove la comunicazione pare impossibile. Prefazione di Davide Rondoni.
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