Firenze da non perdere. Guida ai 100 capolavori
"Il patrimonio artistico fiorentino ha dimensioni quantitative imponenti. Non esiste niente di paragonabile in Europa. Duecentocinquantamila sono le opere d'arte conservate soltanto nei musei statali: dalla Primavera di Botticelli degli Uffizi alle medaglie del Bargello, dal David di Michelangelo dell'Accademia alle gemme antiche dell'Archeologico, dai Raffaello della Palatina agli avori e alle porcellane del Museo degli Argenti, ai Silvestro Lega e ai Giovanni Fattori della Galleria d'Arte Moderna. Altre centinaia di migliaia di 'cose' si conservano nelle chiese, nei palazzi patrizi, nelle collezioni comunali, nelle fondazioni. Altre ancora - si tratta spesso di capolavori assoluti riprodotti in tutti i manuali di storia dell'arte - sono visibili nelle piazze e nelle strade: il Perseo di Benvenuto Cellini, il Nettuno di Bartolomeo Ammannati, il Ratto delle Sabine del Giambologna, la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti nel Battistero di San Giovanni. Ma non è solo la quantità il carattere distintivo del patrimonio artistico fiorentino. All'ombra del Campanile di Giotto, la quantità si coniuga con la eccezionalità e con la esemplarità." (Antonio Paolucci)
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