La ballata del carcere di Reading. Testo inglese a fronte

La ballata del carcere di Reading. Testo inglese a fronte

Si può forse sostenere che la fortuna letteraria di Oscar Wilde sia indissolubilmente legata al declino della sua fortuna nella vita; se è vero, infatti, che ben prima del processo che lo avrebbe condotto in prigione la fama di Oscar Wilde brillava tanto in Inghilterra quanto in Europa, è pure vero che proprio l'esperienza tragica del carcere lo avrebbe portato a scrivere due delle sue opere più importanti, entrambe legate a quegli anni brutali: la lettera-confessione del De Profundis e questa Ballata del carcere di Reading, che ne costituisce il suo pendant poetico ma che insieme se ne distanzia. Come osserva infatti Federico Mazzocchi nella prefazione, "vi è molto dell'esperienza personale nelle centonove stanze di questa Ballata, eppure mai come in questa poesia potrebbe apparire valido anche il contrario: un'incessante tensione agli universali dell'umano, il senso autentico di una solidarietà tutt'altro che filantropica, ma esperita nell'interiorità". Ed è senz'altro vero quanto sosteneva Richard Ellmann - forse il maggiore dei biografi di Oscar Wilde - a proposito di questa Ballata, e cioè che "una volta letta, non si dimentica più". Tra fama e scandalo, tra arte e vita, si compiva così il destino di una delle più importanti figure della letteratura di fine Ottocento. Completa il presente volume un breve saggio di Hugo von Hofmannsthal.
Disponibile in 5 giorni lavorativi Ordina libro

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Atalanta fugiens
Atalanta fugiens

Maier Michael
La luce fluente della Divinità
La luce fluente della Divinità

Paola Schulze Belli, Mechthild von Magdeburg, P. Schulze Belli
La mia voce ti accompagnerà. I racconti didattici
La mia voce ti accompagnerà. I racconti...

Milton H. Erickson, S. Rosen
Le notti di Parigi o lo spettatore notturno
Le notti di Parigi o lo spettatore nottu...

Restif de la Bretonne, Nicolas
Osca. La rivincita dei Maserati
Osca. La rivincita dei Maserati

Franco Zagari, Luigi Orsini