Baroni in camicia rossa
Don Gerardo è un nobile calabrese che, come altri suoi pari, è deluso dalla monarchia borbonica e conquistato all'idea dell'Italia unita. Certo, non ha il carisma né il prestigio del principe di Salina, e d'altra parte la Calabria non è la Sicilia, ma una realtà ancora più dura e difficile dove contadini affamati e nobiltà terriera si contendono le magre risorse di una terra poco feconda, gravata da un sistema sociale arcaico e dal brigantaggio vissuto come unica possibilità di protesta sociale. Attraverso le vicende del protagonista e dei suoi numerosi parenti e amici si segue così un momento particolare della grande Storia, quando il Risorgimento consente di immaginare una nuova realtà anche là dove monarchie reazionarie si opponevano al cambiamento. Antiche ambizioni e passione liberale fanno di don Gerardo un personaggio singolare, un eroe "minore" che in quella porzione di mondo immobile da secoli mette a repentaglio la sua vita per la causa unitaria.
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