Ieri e domani. Memoria e futuro della sinistra
Filo conduttore di questa raccolta di saggi di Alfredo Reichlin è la convinzione che la sinistra debba uscire dalla difensiva per misurarsi con le nuove sfide, i nuovi problemi e nuovi bisogni delle generazioni che si affacciano al nuovo millennio. "I partiti non si inventano", dice Reichlin, ma si affermano come forza reale, e non come semplici apparati elettorali, se corrispondono a una funzione storica, a un bisogno di fondo del proprio tempo e del proprio paese. Se 'fanno storia'. Ecco allora l'interrogativo: come può una nuova sinistra 'fare storia' nel mondo globale e a fronte di poteri nell'economia, nella finanza, nella scienza, nell'informazione, che sovrastano di gran lunga il potere dei vecchi Stati nazionali, dei sistemi politici, delle regole e dei meccanismi che hanno finora garantito diritto e doveri? Queste sono 'riflessioni di un comunista italiano', come si definisce con una punta di civetterie Alfredo Reichkin, precedute da una prefazione di Giorgio Ruffolo e seguite da un commento di Enzo Siciliano. Reichlin ha diretto "l'Unità" e "Rinascita", è stato per vent'anni in Parlamento, ed oggi vicepresidente della Fondazione Italianieuropei.
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