Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione. Catalogo della mostra (Roma, 24 gennaio-13 ottobre 2019). Ediz. illustrata
"Le donne devono essere nude per entrare nei musei?" si domandava in maniera provocatoria lo slogan di uno dei più famosi collettivi di artiste femministe americane. L'interrogativo rifletteva su una verità incontrovertibile. Per secoli l'immagine della donna è stata infatti protagonista della creatività artistica: il nudo femminile come forma da studiare, modello di bellezza, di erotismo o oggetto di ludibrio, mentre la modella diventava, alternativamente, musa ispiratrice, fonte di ogni peccato, esempio di virtù domestiche e di virginale maternità. I profondi cambiamenti sociali e politici che seguono la fine della Grande Guerra, mettendo in crisi i valori e i ruoli tradizionali, determinano la prima grande rottura di quell'immaginario consolidato e, di pari passo con l'emancipazione sociale delle donne, anche la raffigurazione dell'immagine femminile risente delle contraddizioni di una società in trasformazione. Solo a partire dalla fine degli anni Sessanta, però, le lotte per il raggiungimento della parità di diritti producono, nelle donne, un profondo cambiamento nella percezione di sé, delle proprie possibilità e potenzialità nei più vari ambiti, compreso quello dell'arte. La consapevolezza di una nuova identità insieme alla contestazione sociale dei modelli patriarcali saranno oggetto della ricerca e della riflessione di molte artiste. Saggi di importanti studiose indagano l'evoluzione dell'immagine femminile non solo nell'arte figurativa ma nella storia, nella storia del cinema e della televisione.
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