Riflessi d'Oriente. 2500 anni di specchi in Cina
Lo specchio è un oggetto da toeletta comunemente adoperato dalle più diverse culture del pianeta, ognuna delle quali lo ha caricato - nel corso del tempo e in misura diversa l'una dall'altra - di significati e implicazioni simboliche che finiscono per esulare dall'uso pratico e sconfinano spesso nel campo delle superstizioni, della magia, della psicologia, della spiritualità. Il volume intende così presentare una panoramica ragionata sui significati dello specchio in Asia orientale e sul valore culturale e artistico delle ricche raffigurazioni che ne ornano il verso, in cui sono condensate visioni cosmologiche, simbologie e concezioni estetiche che incarnano le aspirazioni e gli auspici della società che li ha prodotti. Il nucleo centrale dello studio è costituito dagli specchi prodotti in Cina tra il periodo degli Stati Combattenti e le Cinque Dinastie (V secolo a.C. - X secolo d.C.); sono anche documentati esempi di produzioni più antiche (VI secolo a.C.) e più recenti (fino al XIX secolo d.C.), per sfiorare da un lato la questione dell'origine dello specchio in Cina e per mostrare dall'altro i suoi mutamenti nella società cinese tarda. Ai manufatti cinesi - molti dei quali inediti - sono accostati pezzi provenienti dal vicino contesto orientale, per offrire una panoramica completa, che va oltre gli attuali confini nazionali. Il volume, che accoglie puntuali saggi storico-artistici dedicati a questo tema, è completato da una bibliografia, da un glossario e da una tavola cronologica.
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