Amico Aspertini 1474-1552. Artista bizzarro nell'età di Durer e Raffaello. Catalogo della mostra
"Uomo capriccioso e di bizzarro cervello", come lo definisce Giorgio Vasari, Aspertini è una delle figure più amate dalla critica d'arte e dal pubblico, affascinato di fronte alle figure fortemente espressive delle sue pitture, ai suoi paesaggi, fra naturalismo e classicismo, e al forte carattere onirico e materico della sua opera. Pittore, scultore, frescante e disegnatore, Aspertini si mostra profondamente aggiornato sia sulla cultura figurativa nordica sia sul mondo antico, che ebbe modo di visionare di persona durante diversi soggiorni a Roma e che interpreterà in modo personalissimo. A questo artista eccentrico e complesso la città di Bologna dedica una mostra che è la prima monografica realizzata su di lui, accompagnata da questo catalogo. Un di opere in cui figurano, oltre ai dipinti autografi, anche affreschi, ceramiche, incisioni e disegni: fra questi ultimi si segnalano le vacchette, ovvero i taccuini su cui l'artista usava riprodurre ciò che lo colpiva durante i viaggi, e che costituiscono una miniera di informazioni storico-artistiche. Offrono inoltre un puntuale termine di paragone le opere di artisti coevi con cui Aspertini si confrontò artisticamente, come Durer, che studiò prospettiva a Bologna nel 1504, Filippino Lippi o Raffaello. Il catalogo accoglie saggi critici e interventi che indagano ogni aspetto della vicenda artistica di Aspertini, schede tecniche di tutte le opere e un regesto della vita e delle opere. (Catalogo della mostra: Bologna, 27 settembre 2008-11 gennaio 2009)
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