Leon Battista Alberti e l'architettura. Catalogo della mostra (Mantova, 16 settembre 2006-14 gennaio 2007)
Al centro del catalogo e della mostra sono le architetture di Leon Battista Alberti (1404-1472), la loro forma originaria, i completamenti e i restauri. Figura di progettista, umanista e scrittore cosmopolita, teorico e profondo conoscitore dell'architettura antica, Alberti inaugura un nuovo modo di essere architetto, anche nel rapporto con i committenti, e propone un linguaggio ispirato all'antichità, ma ben conscio degli impegni civili dell'architettura e delle necessità degli uomini suoi contemporanei. Il Tempio Malatestiano per Sigismondo Malatesta a Rimini; il palazzo, la cappella in San Pancrazio e la facciata di Santa Maria Novella per i Rucellai a Firenze; le chiese di San Sebastiano e di Sant'Andrea a Mantova. Ma anche i suoi contributi per le architetture dei papi a Roma, la Santissima Annunziata a Firenze, San Martino a Gangalandi e l'eco di consigli e teorie a Ferrara, Urbino e in altri centri italiani del primo Rinascimento. A fronte delle architetture albertiane, i maggiori artisti del Quattrocento italiano e alcune delle loro opere più importanti: Brunelleschi, Donatello, Masaccio, Luca della Robbia, Agostino di Duccio, Antonio e Bernardo Rossellino, insieme a dipinti e sculture di allievi e continuatori che registrano la fortuna di Alberti. Opere tutte riunite nella Casa di Andrea Mantegna, l'unica architettura rimasta del grande pittore che, insieme ad Alberti, segna la città dei Gonzaga con la sua opera e che, insieme a Luca Fancelli, ne è il continuatore a Mantova.
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