Pista. Alessandria capitale ciclistica della Belle Époque 1867-1915
Non tutti sanno che il ciclismo in Italia ha una culla che non è una grande città. Dal 1867, anno in cui un giovane e curioso imprenditore birraio, Carlo Michel, fa sfrecciare sui bastioni cittadini il suo bizzarro velocipede acquistato all'Esposizione universale di Parigi, Alessandria tiene a battesimo la novità di ruote, pedali e manubri. Il volume racconta le origini del ciclismo e l'importanza che ha rivestito Alessandria nello sport delle due ruote. La bicicletta nasce come eccezionale mezzo di trasporto per divenire strumento di sport, in grado di inserirsi tra quelli più amati e seguiti dal pubblico, e si evolve come strumento del tempo libero, a partire dalle iniziative del Touring Club Italiano. Con dovizia di documentazione archivistica e iconografica, Roberto Livraghi ha ricostruito la stagione pionieristica della bicicletta sportiva, dagli anni Sessanta del XIX secolo alla vigilia della Grande Guerra. Una ricerca che riguarda Alessandria ma non solo, e che indaga la formazione dell'associazionismo sportivo nelle sue varie componenti sociali e l'evoluzione del fenomeno ciclistico da eccentrica curiosità a epopea agonistica, seguendolo nei velodromi e lungo le strade che ne hanno sancito la leggenda popolare.
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