I misteri della matematica. Storia del significato magico dei numeri
Per la scienza moderna i numeri sono solo simboli che rappresentano un modo di misurare delle quantità. Essi però potrebbero avere un significato che va ben oltre quello quantitativo. Perché per Goethe era naturale che i numeri avessero un significato evocativo che ai giorni nostri ci sfugge totalmente? Quale era il significato dei numeri per i nostri lontani antenati? Cosa è sopravvissuto fino ai giorni nostri del simbolismo numerico? Perché con la smorfia napoletana si collegano i sogni ai numeri da giocare al lotto? Derubricare queste legittime domande con la sprezzante frase che sono tutte superstizioni senza senso rivela arroganza e non spirito scientifico. Ma, d’altra parte, non è facile rispondere a queste domande, perché molto spesso o ci si imbatte in interpretazioni eccessivamente esoteriche o, al contrario, in spiegazioni eccessivamente semplicistiche, che liquidano come mere superstizioni popolari questi fenomeni che hanno interessato millenni della storia umana e continuano, magari inconsciamente e inconsapevolmente, a influenzare la nostra esistenza. In questo libro, capitolo per capitolo, si affronta la numerologia nelle sue singole manifestazioni, in modo storico, lasciando al capitolo finale il compito di una sintesi del fenomeno. Anticipando le conclusioni, si può dire che gli antichi non avevano ancora banalizzato i numeri come abbiamo fatto noi moderni. Si ponevano ancora la domanda come potessero i numeri – che sono una costruzione della mente umana – essere così efficienti nel rappresentare e descrivere i fenomeni naturali – che sono realtà esterne a noi – e l’unica risposta possibile, allora come oggi, era attribuire un qualche significato mistico ai numeri.
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