Limes. Rivista italiana di geopolitica (2023). Vol. 3: Israele contro Israele
Il terzo volume di Limes del 2023 è dedicato alla violenta crisi costituzionale, politica e sociale che ha investito lo Stato ebraico. Innescata dalla controversa riforma giudiziaria voluta dal governo di Binyamin Netanyahu per circoscrivere (tra l'altro) il potere della Corte suprema e votata dalla maggioranza alla Knesset (parlamento), la legge ha scatenato ampie proteste. A queste hanno preso parte, in modo inedito, vasti settori del mondo istituzionale ed economico, oltre che degli apparati di difesa (esercito, aviazione, intelligence). Sarebbe però riduttivo leggere gli eventi solo come mobilitazione democratica contro una legge censoria con cui il premier cerca di sottrarsi al giudizio della magistratura. L'iniziativa del governo più "a destra" della storia israeliana, entrato in carica pochi mesi fa, e la veemente opposizione che suscita si inscrivono infatti nella crisi ormai strutturale di un paese in perenne tensione tra natura ebraica (dunque etnico-confessionale) e democratica. La dirimente figura di Netanyahu e l'estremismo delle forze ultraconservatrici del suo esecutivo sono al contempo causa ed effetto della "tribalizzazione" denunciata pubblicamente nel 2015 dall'ex presidente Reuven Rivlin. Esito, questo, delle profonde e irrisolte contraddizioni di uno Stato nato e sviluppatosi in condizioni d'emergenza, la cui natura composita ha finora impedito di formulare una costituzione. Per questo il passo indietro del governo, con la concessione di un periodo (4 mesi) di trattative sulla discussa legge, è da leggersi come tregua e non come atto risolutivo di una disputa esistenziale, più e oltre che giuridica.