Limes. Rivista italiana di geopolitica (2020). Vol. 2: potere del mito, Il.
Ogni comunità che aspiri ad assumere un ruolo centrale sullo scacchiere geopolitico mondiale plasma la propria identità secondo una precisa idea di se stessa, un determinato racconto. A tal fine, le collettività adattano le proprie tradizioni, saldandole nella memoria, organizzando e razionalizzandone il culto. Le maggiori potenze sono tali perché curano il fondamento mitico della loro identità per farsi soggetti geopolitici. Creano il mito per trarne il proprio scopo, la propria strategia. Usano la storia per proiettarvisi dentro. L'autolegittimazione del proprio credo diviene così metro per misurarne il progresso o il declino. Questi i temi del numero, affrontati in tre diverse sezioni. La prima parte - Miti fondanti - passa in rassegna alcuni tra i miti più rilevanti dei principali attori mondiali: Stati Uniti, Russia, Cina, Iran, Francia e Gran Bretagna (più l'Italia, la Turchia, il Giappone e la Polonia). A partire da quello di Roma, pietra angolare della mitologia imperiale. La seconda parte - Miti infondati - ritrae invece i miti solo presunti, privi di fondamento nella realtà. La terza parte - Mitopoietiche - è incentrata sui linguaggi che producono miti: dalle bandiere agli inni nazionali fino a concetti quali la fine della storia. Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. A essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista. Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili. L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda.
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