Feuilletons
All'inizio degli anni Venti, spinto da necessità economiche, Bulgakov si dedica al giornalismo: si trova così a pubblicare nelle sedi più varie brevi articoli di cronaca, riflessioni critiche e ironiche descrizioni della Mosca postrivoluzionaria. Nei suoi feuilletons si scandagliano le assemblee interminabili, il linguaggio cifrato dei funzionari, le manie dei burocrati e tutto un mondo minore della capitale. Ma quasi fossero inediti, questi testi sono rimasti seppelliti nelle pagine sulle quali apparvero oltre cinquant'anni fa. Ora riportiamo alla luce il lavoro di Manetta Cudakova (la nota studiosa di Bulgakov), la quale ha "organizzato" in volume questi testi. In particolare vengono qui offerti al lettore i "pezzi" usciti su Gudok, il popolarissimo giornale del sindacato ferrovieri, al quale collaborarono altri prestigiosi scrittori: da Olesa a Ilf e Petrov. La presentazione di questi feuilletons conferma e arricchisce l'immagine, già rivelata dagli "Appunti sui polsini" (Editori Riuniti, 1978), di un Bulgakov "diverso": l'acuto osservatore e arguto cronista del costume sovietico e delle sue trasformazioni.
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