La locanda delle streghe
Quattro racconti scritti nell'arco di dodici anni, ambientati ai due antipodi del mondo, popolati da personaggi di lingua, nazionalità e natura lontane tra loro, e che costituiscono altrettante porte di accesso al cuore misterioso dell'arte di Conrad. Un'arte che lo scrittore definì espressione "della solidarietà nei sogni, nei piaceri, nelle speranze e nei terrori che collega ogni uomo al suo simile" e che affratella i protagonisti di queste quattro vicende, trascinati da sogni, piaceri, speranze e terrori verso il loro ineluttabile destino. Amy Foster e Domani, pubblicati nel 1903 all'interno della raccolta Tifone e altri racconti, narrano le due tragedie speculari di un marito preso per folle dalla moglie che lo ha conosciuto, amato e messo al centro della sua vita e di un padre impazzito che non riconosce il figlio redivivo di cui attende il ritorno da sempre. Storie di conflitti spirituali che trascolorano dal bene al male, passando di colpa in colpa e di sconfitta in sconfitta fino all'inevitabile epilogo. Le identità vacillano e si sottraggono in un gioco di maschere e specchi anche negli altri due racconti, La locanda delle streghe e Il piantatore di Malata. Qui l'occultamento di due cadaveri, lontani nel tempo e nello spazio, genera instabili castelli di menzogne e prepara l'inesorabile emergere della verità, che cala sugli antieroi conradiani recidendone speranze e illusioni e illuminandone il fondo scuro della coscienza. Introduzione di Richard Ambrosini.
Momentaneamente non ordinabile