Non si gioca con la vita. Una posizione laica sulla procreazione assistita
Il referendum sarà solo una tappa di un lungo processo: i tanti temi che il voto obbliga ad affrontare con urgenza rimarranno all'ordine del giorno per molto tempo dopo. Il testo ne offre una panoramica, indagando sulle domande e le posizioni che si dispiegano nell'opinione pubblica. Il punto di vista dell'autrice è di opposizione all'attuale normativa sulla fecondazione assistita e di sostegno al sì, nel l'ottica di rimediare ad una legge che non si inscrive nel principio di laicità dello Stato. L'obiettivo del libro è motivare questa scelta attraverso uno sguardo non ideologico che, pur delineando le conseguenze delle attuali norme sulla salute delle donne e sulla ricerca scientifica, non si sottragga al compito di rilevare - attraverso l'analisi dei singoli quesiti - le molte contraddizioni aperte. In particolare, l'autrice intende mostrare come tanto la vita scientista, quanto quella dei "militanti dell'embrione" convergano nel proporre un concetto di "vita" astratto dalle vite reali, con il risultato di cancellare corpi e soggetti concreti, in particolare - ma non solo - quelli femminili. In questa nuova partita che riporta in primo piano il rapporto tra i sessi, lo scenario è complicato dalle rapide svolte in corso nella biologia e nella medicina che, nutrendosi di antichi fantasmi dell'umano, si sposano con le forze del mercato.
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