Perché oggi non possiamo non dirci antiamericani. Colloquio con Marco Galeazzi
L'America, pur essendo da quasi un secolo la piú grande potenza del nostro pianeta, si è a lungo collocata sulla scena internazionale come uno 'Stato tra gli Stati'. Da qualche tempo, però, tale posizione è cambiata, perché ciò che gli Usa ora pretendono è di presentarsi come qualcosa di qualitativamente diverso: un paese dotato non solo di una forza economica e militare infinitamente maggiore, ma anche di una superiore moralità e, di conseguenza, del diritto di imporre i propri orientamenti e le proprie scelte. La vittoria di Bush e la tragedia dell'11 settembre 2001 hanno infine impresso un'ulteriore accelerazione a questo processo, con il risultato che ciò a cui oggi stiamo assistendo è il tentativo di dare vita a un 'impero americano'. Di qui la domanda che oggi si impone: possiamo e dobbiamo accettare una simile impostazione? O non è forse nostro diritto, e nostro dovere, cercare di opporci?
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