Ingegneria reputazionale. Comprendere, misurare e costruire la reputazione
L'Ingegneria reputazionale rappresenta un nuovo approccio in grado di trasformare un concetto complesso e astratto come la reputazione in qualcosa di materiale, in sequenze di numeri, in un segnale. Misurabile e plasmabile. Questo è un passaggio chiave poiché ciò che non possiamo misurare siamo portati a non comprenderlo e non considerarlo. E la reputazione è un asset primario che riguarda tutti e tutto, può creare e distruggere fortune. È una licenza ad operare senza la quale la società civile semplicemente ci spegne. La rete ha amplificato in modo enorme la sua forza. E tutto è cambiato, ci sono regole nuove, una fusione di tecnologia e psicologia di massa. Di diritto e di comunicazione. Vi sono milioni di contenuti e tutto resta potenzialmente per sempre, in un continuum temporale in cui il tempo non è più sequenziale. Cercando informazioni si trovano tutte mescolate senz'altro disegno che la pertinenza: è caos. L'ingegneria reputazionale crea gli strumenti per comprendere questa massa di dati e ordinarla secondo criteri strategici e valoriali. Introduce un concetto di spazio dei contenuti dove tutto esiste, dove la reputazione diventa una traiettoria e manifesta proprietà per nulla intuitive. Questo scritto nasce con l'idea di definire una nuova materia riportando anni di ricerca inedita e di applicazione sul campo sul tema della reputazione. L'autore si rivolge a professionisti della comunicazione e del marketing, top manager, personaggi di rilievo pubblico, istituzioni. L'ingegneria reputazionale si presenta come una nuova materia con un manifesto che raccoglie 100 principi fondamentali. Ecco i primi dieci: la reputazione è la previsione dell'esito di una relazione; la reputazione si basa sulla percezione. Si pone tra il soggetto e la realtà; la reputazione nel processo decisionale e relazionale è più importante della realtà; l'ingegneria reputazionale si occupa di modificare la percezione non la realtà; la distanza tra percezione e realtà è detta divergenza; uno stato di percezione superiore alla realtà genera un rischio proporzionale alla divergenza; percezione e realtà hanno una naturale forza che attrae la prima verso la seconda; è un processo profondo, inconscio, inevitabile, sempre attivo; è un sistema asimmetrico, sopravvaluta le informazioni negative, sottovaluta le positive. È una centrale rischi; la reputazione è dinamica. Si evolve e si modifica nel tempo. Perché è importante per professionisti, aziende, istituzioni, personaggi di rilievo pubblico: è l'unico modello scientifico di analisi della reputazione sul mercato italiano, basato su anni di ricerca applicata ai più importanti brand in tutti i settori; aiuta a capire le dinamiche di produzione e diffusione dei contenuti che hanno impatto diretto sulla reputazione; offre un nuovo modello di analisi e gestione della crisi; la teoria della reputazione qui proposta ha una diretta applicazione a tutti gli ambiti e i soggetti che hanno bisogno di migliorare la propria reputazione.
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