Il viaggio della psicoterapia. I riti del contratto e della conclusione del trattamento
Interpretando il processo terapeutico come una navigazione, l'autore lo esamina suddividendolo in tre momenti: l'imbarco, la navigazione e lo sbarco. Una famosa metafora freudiana spiega che - come accade in una partita a scacchi - l'inizio e la fine di una psicoterapia sono momenti standardizzabili e prevedibili, mentre la fase centrale non lo è. Eppure la letteratura, in particolare quella sistemica, si sofferma poco su queste due fasi cruciali del processo terapeutico. L'autore, accanto a una definizione e a una storia della psicoterapia prospettata come una scienza artistica e civile, propone un modello per entrambi questi atti mancati: l'avvio e la conclusione. Per l'apertura della terapia - l'imbarco - si introduce la Scaletta dei dieci comandamenti, ossia si propone un contratto terapeutico strutturato su dieci momenti. Per la chiusura - lo sbarco - si suggerisce il rito del Ritorno in porto, ossia la conclusione del processo terapeutico suddiviso in tre fasi: scelta, disarmo e ormeggio. Entrambe le proposte si soffermano sui due piani principali coinvolti nel processo terapeutico: quello della sofferenza e quello della relazione terapeutica. Il testo, accanto a questi concetti innovativi, propone un prezioso e ragionato raccordo con la letteratura esistente sull'argomento.
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